Il medico legale assicurativo collabora con le assicurazioni per lo svolgimento delle loro attività. Questa figura si occupa di svolgere tutta una serie di compiti che, in campo medico, hanno una particolare rilevanza per l'attività di varie autorità pubbliche. Ad esempio, effettua le autopsie (e i suoi referti hanno un valore ufficiale del quale l'autorità di polizia e quella giudiziaria devono tenere conto nello svolgimento dei rispettivi compiti), svolge molti tipi di esami (tossicologico, del DNA, psicologico...) a vari fini (ad esempio per il rinnovo della patente o per la concessione del porto d'armi) per fornire a numerosi organismi pubblici (come l'INPS, l'INAIL o il servizio sanitario nazionale) gli elementi necessari per svolgere il loro lavoro, come la concessione di pensioni di invalidità o di guerra.
Per diventare medico legale occorre, dopo aver conseguito la laurea in medicina, frequentare un corso di specializzazione in Medicina Legale della durata di 4 anni.
Per quel che riguarda più precisamente l'attività di medico legale in ambito assicurativo, questa è l'equivalente, per tutto ciò che concerne i danni fisici e psichici alle persone, dell'attività del perito assicurativo rispetto i danni alle cose. Il medico legale indicato da una compagnia di assicurazione visita l'infortunato e valuta l'entità del danno biologico subito mentre il medico legale di parte, che non è dipendente dell'assicurazione, ma lavora con essa in tutta autonomia nel quadro di un rapporto di collaborazione, non interviene solo in seguito al concretizzarsi di un sinistro. Egli infatti procede a qualunque tipo di accertamento per vari tipi di polizze che possano richiedere un esame medico, anche prima della loro stipula (come ad esempio le assicurazioni sulla vita), al fine di valutare correttamente l'esatta entità del rischio.
Il medico legale può effettuare consulenze di vario tipo:
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